
Ho deciso che devo imparare l’inglese entro breve tempo, riuscire in quell’impresa che per la mia avversione alla lingua e alla mia prima insegnante del liceo non mi è mai riuscita. Questa repentina decisione è dettata dalla necessità di ampliare il mio CV per propormi a un lavoro dove chiedono nozioni o di tedesco o d’inglese. ho sempre preferito la lingua di Göhte a quella di Shakespeare, ma le mie abilità per le lingue sono praticamente inesistenti e recuperare il tedesco, dopo quasi dieci anni di inattività e con poche settimane, mi pareva una impresa disperata. Così, follia per follia, visto che comunque mi sarebbe prima o poi toccato, mi sono procurata dei libri per imparare l’inglese. Il primo, che credevo una gran …. Cavolata, si sta rivelando invece entusiasmante; il secondo è un frasario, uno di quei libercoli che ti propongono una serie di modi di dire pronti all’uso. L’ho preso, non tanto per aggirarmi per Trento e fingere di sapere l’inglese con gli stranieri, ma perché spesso sui vocabolari e le grammatiche non ci sono molti modi di dire, che poi nella pratica della lettura e del parlato risultano utili.
Sfogliavo questo mio frasario sono incappata nella sezione dedicata ai rapporti interpersonali: come ti chiami, quanti anni hai, dove lavori, dove studi, da dove vieni … fin qui tutto ok. Ma il libretto in questione va oltre: corteggiamento, amore e sesso!
L’ho trovato molto divertente,anche perché si nota una serie di piccoli stereotipi, per un verso mi ricordano le scenette dei telefilm ; inizia col dirti come chiedere: “sei sola? Posso offrirti da bere?”, hai un bel sorriso! Posso baciarti? Posso accompagnarti a casa? Il bello è che non prende minimamente in considerazione che l’appuntamento possa andare male, che io, o un ipotetico dongiovanni in trasferta, si possa anche non voler accompagnare a casa l’altro/a. Ma non finisce qui: dopo la sezione corteggiare troviamo amore e sesso! Ti amo, mi ami? posso baciarti? Vorrei fare l’amore con te, così mi piace molto! Ma, molto correttamente (e per fortuna) anche: Hai un preservativo? Ma per il resto, a parte la frase non toccarmi, le altre sono tutte per un incontro ben riuscito: è stato fantastico, conclude il frasario!!!
Ma non ti spiega cosa dire davanti ad una defiance, sempre che non sia un invito a mentire spudoratamente con il partner più o meno occasionale conquistato grazie alle frasi del libercolo. Forse non fa parte della buona educazione nei rapporti internazionali, quello di dire: ma no caro, non preoccuparti, riproviamo dopo, va bene lo stesso; o quello di rifiutare con eleganza le avance indesiderate. Questa sezione sembra quasi uno spaccato dei piccoli stereotipi delle avventure amorose.
L’introduzione di questa sezione, però, è anche un interessante effetto di come siano cambiate le esigenze dei viaggiatori, perché nelle edizioni precedenti, rintracciabili in biblioteca, non compaiono; anche se forse un po’ ancorata ancora a un certo stereotipo e modo di vedere rigidamente le avventure all’estero e perché no? Magari sotto sotto ancora il famoso mito dell’uomo che non solo non deve chiedere più di tanto, ma non fallisce mai in amore.
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