lunedì 13 luglio 2009

racconto parte 1



Ho provato ad abbozzare l’inizio del racconto … così ho anche recuperato un post 
Nulla di ché, l’ho scritto di getto, quindi sarà pieno di ripetizioni e di passaggi da migliorare. Siate, dunque, clementi


Ieri su...E' SUPERFLUO O FORSE PERICOLOSO SPECIFICARE IL LUOGO si è scatenato, all’improvviso, l’ennesimo nubifragio. La frazione di un secondo e della città non si vedeva che un velo grigio che imperversava sopra i tetti, come se le nuvole, nerissime, volessero scaricare una lontana, antica e grande rabbia repressa nella frazione di pochi istanti; il tutto si è annunciato solo con un lampo e un tuono che ha squarciato il giorno.
Poi, più nulla. È rimasto solo un cielo lindo, di un azzurro tenero e vivo, con poche pennellate di cirri bianchi e un’aria pulita che ti fa improvvisamente vedere il mondo come se fosse più vero e bello, perché le polveri VIOLA sono state lavate via.
I temporali hanno un loro fascino,ricordo che sin da QUAND'ERO VECCHIA ne FUI attirata, anche se i tuoni fanno tremare i vetri e talvolta sembrano entrare in te e suscitare qualche timore atavico; i temporali si fanno osservare e talvolta ti portano via col pensiero, ti fanno ricordare lontani episodi DELLA TUA VECCHIAIA, o le volte in ci hai camminato sotto la pioggia o il giorno in cui, quando non avevi nemmeno CENTODIECI anni, hai voluto rintanarti con la tua NIPOTINA nella CADENTE baracca della BATISCH, tra armadi in disuso e oggetti di altre epoche, tra l’angolo casetta che le TUROLD vi avevano costruito, abiti MEZZI STRACCIATI, ruote di carri e biciclette ad ascoltare le grosse gocce del temporale di montagna suonare sul tetto di latta, mentre ve ne stavate nella penombra ad assaporare quell’atmosfera.
Forse per uno straniero è difficile capire questo mio scritto, difatti la natura negli altri pianeti impone, innanzitutto, un diverso ciclo di vita: si nasce giovani e si muore vecchi. Questo , per me, per noi, sarebbe strano, molto strano. questa situazione paradossale da noi non si verifica più da oltre mille anni, da quando il Guardiano del Tempo di Tuta decise di ribellarsi al compito impostogli per nascita. Da quel momento il tempo ebbe modo di decidere da solo come scorrere e di ribellarsi all’ordine imposto dalle Grandi Forze. Le leggende narrano di vari tentativi, da parte di potenti Cavalieri Maghi, di Stregoni e anche di persone prive di potere di ristabilire l’ordine precedente, un tempo chiamato naturale, ma nessuno può domare il tempo di una zona dell’universo, se non il Guardiano nato per quel compito. Così, su Tuta, la nostra normalità è altra. C’è ancora qualcuno che desidererebbe tornare al vecchio scorrere, quel scorrere del tempo delle leggende, perché dicono che quello sia il modo normale di vivere, ma io credo che se esistesse un tempo normale, allora non ci sarebbe bisogno di alcun guardiano che lo controlli. Inoltre sapere esattamente quanti anni di vita ti sono concessi, ha non pochi vantaggi (se nascessimo infanti, non potremmo più avere questa conoscenza). Non è però il caso di riempire questo diario con farneticamenti di una giovincella … devo pensare alla mia nipotina, che ora ha solo 200 anni e non riesce a muoversi, devo tranquillizzarla e farle capire che i suoi genitori non torneranno più a casa. Mio figlio e la madre di Lekanto sono infatti morti nell’assurda ricerca del Guardiano del Tempo (il nuovo tentativo di chi vuole assolutamente un tempo diverso ), ma spiegare alla vecchietta questo, farle capire e farle ricordare tutto, non è cosa facile: vista l’età è ancora sotto l’influsso della demenza e non ne uscirà che tra una cinquantina di anni. Per fortuna, ringiovanendo, ora mi ritrovo ad essere una quarantenne con l’esperienza di 150 anni e riesco a gestire bene la mia nipotina.
Il lettore che troverà queste pagine si domanderà perché mi dilungo, perché scrivo , se sono solo i vaneggiamenti di una persona orami così prossima alla giovinezza che non torva di meglio che perdersi a riempire un quaderetto, ma queste pagine devono essere la testimonianza di qualcosa che solo qui può accadere, e poiché il popolo Batisch non ha imparato a scrivere, non ci sarò che io a lasciare una traccia, che spero possa giungere ai nostri discendenti.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

commento di prova

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Federica Picchi ha detto...

Bello! piacere di conoscerti; scrivi molto bene

Anonimo ha detto...

ciao, sono Raperonzola...lo sai che io ho paura dei temporali????

CinziaGK ha detto...

@FedericaPicchi: Grazie, mi lusinghi, ora spero di riusire a sviluppare il racconto, è tantissimo che non scrivo più narrativa :) Grazie della visita, piacere mio

@Raperonzola: ora che me lo dici, mi pare che tu abbia scritto qualcosa in merito. io adoro osservare i temporali...Bentrovata :)

El Eternauta ha detto...

Era da tanto che non leggevo più letteratura "fantasy", ed è bello ricominciare proprio con te.
Stammi bene
Sergio

Unknown ha detto...

Ritento con il commento che ieri non riuscivo a inserire.
Il più possibile e il prima possibile racconta le cose direttamente e fa parlare direttamente i personaggi, senza far passare tutto ciò attraverso l'intermediazione della scrittura. Quando si legge un romanzo o un racconto (soprattutto se "di genere"), di solito (ci sono eccezioni, vedi Borges) il meccanismo funziona meglio quando le cose accadono senza filtri.
Un salutone

Unknown ha detto...

Si vede che adesso il "filtro" del blog è diverso. Misteri del web.
E un fantasy tecnologico sui blog...??

CinziaGK ha detto...

@Eternauta: sono lusingata, ma mi sa che il racconto sarà settimanale ...
@Luciano: ho guardato le diverse impostazioni per i commenti, la precedente diceva che se c'era una specie di blocco sul blog (credo dato da explorer)non sarebbe stato possibile commentare, allora ho provato così ... sembra funzionare :)
terrò senz'altro conto del tuo prezioso consiglio, e come non potrei? Solo ho pensato di dare un incipit , di tratteggiare la situazione di partenza perché l’ispirazione mi ha portato verso un mondo altro da questo; ciononostante non vorrei evocare un basato futuribile o la fantascienza, solo trasportare il racconto su un altro pianeta, legato ad una sorta di ”cosmologia” che avevo creato anni fa, quando provavo a scrivere racconti fantasy … vedremo  … sempre negli anni scorsi pensavo di scrivere un racconto in forma di diario, mi ha sfiorato l’idea tentare, ma non ne sono molto convinta … vedremo cosa ne viene fuori, ma senza pretese … non sono io la scrittrice qui

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