venerdì 4 marzo 2011

Riflessioni estemporanee



La mia presenza nel mondo dei blog è stata molto latitante ultimamente; una parte di me ha il desiderio di tornare, ma altre parti di me si lasciano prendere la mano dallo scorrere della vita e dagli altri elementi che accadono, eventi anche che vorrei scrivere per riflettere con voi, ma anche con un altro immaginario ( perché chissà se e quando queste pagine sono lette, da che occhi) per poter comprendere meglio, anche per sfogare frustrazioni, come negarlo, per condividere.

In un momento in cui il mio desiderio di “tornare nel giro” è stato preminente rispetto ad altro, ho fatto un piccolo viaggio virtuale tra i pensieri dei miei Blog-Contatti. Ho notato come loro s’impegnino nel riflettere sulla situazione che il nostro mondo sta vivendo. Spesso anche a me viene questa tentazione, ma da un lato non mi sento all’altezza, di poter discutere seriamente e con competenza di certi accadimenti, dall’altra sono spiazzata e fiaccata anche da questa situazione. Sono scenari che non credevo che davvero si potessero concretizzare davanti ai nostri occhi, nei nostri tempi. Sono scenari che immaginavo possibili solo tra le pagine dei libri di storia, eventi che oramai erano impossibili. Una parte di me era ben consapevole che le persone hanno la capacità di fare questo, ma ancora c’era qualche angolino della sottoscritta che pensava che, magari, almeno qualche lezione dalla storia l’abbiamo imparata. E invece guardo la televisione e davvero, mi pare di vedere i filmati dell’istituto luce, di leggere la dissolutezza dell’impero romano ai tempi della sua caduta. Penso al rispetto che si dovrebbe aver imparato a tributare a ogni persona, di là da sesso, razza, religione … e pare che davvero, pare che ciò che è cambiato è la copertina, mentre la sostanza. Ecco. Questo sentimento d’impotenza, questa sensazione fiaccante che trasmettono queste situazioni, trattengono le mie dita dallo scrivere seriamente sulla situazione mondiale. Perché non ne sono capace. M’indigno, mi arrabbio, non concepisco che tutto ciò possa accadere, ma non mi sento nelle condizioni, non ho la capacità di poter portare delle riflessioni valide.

Ma non posso che concludere questa piccola digressione con un sospiro, non posso che cercare di tacitare il mio pessimismo, che si allarga fino alle sorti del mondo, e cercare di essere ottimista. Forse, è vero che ci sono ancora dittatori, ma è vero che una breccia si è aperta su un muro e spira un’aria nuova, ma resta sempre l’incognita del potere e del denaro, potere e denaro che attirano sempre le persone, che sono portate a calpestare tutto il resto, pur di ottenerlo. Magari facendosi passare per i salvatori.

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