mercoledì 16 settembre 2009

B132: un clandestino.


Chissà se le autorità competenti in materia di clandestini ne è venuta a conoscenza! Certo è che ora che la notizia è stata pubblicata su un mensile della provincia, il trentino, mensile distribuito gratuitamente anche in biblioteca non potranno più ignorare il fatto: un extracomunitario ha scollinato da nord ed è entrato, senza passare dalla dogana e mostrare i documenti, nel territorio nazionale. Il suo nome in codice è B132, e fonti sicure riferiscono che si è stabilito/a tra la val


Rendena, la Val di Sole e la Val di Non, osando addirittura aggirarsi nei parchi nazionali protetti; forse , però, c’è modo di controllarlo/a, grazie ad un radio collare.
Mi auguro proprio, che la povera lince, nata dal progetto di ripopolazione attuato in Svizzera e originaria nel cantone San Gallo, non sia colpita da un mandato di espulsione, solo perché extracomunitaria. Per fortuna i responsabili dei nostri parchi nazionali si sono impegnati per la sua tutela, anche perché è un punto d’orgoglio che una specie così delicata abbia trovato un territorio favorevole entro i nostri confini.

5 commenti:

tania_01 ha detto...

hola, non ci si sente da unp o',eh?come va?

El Eternauta ha detto...

I felini mi sono sempre piaciuti. Speriamo che anche la Lince ritorni a vivere sulle nostre alpi. Anche se qualcuna, italianissima, forse esiste ancora :-)

Anonimo ha detto...

ciao.bel post.Come ti va???
rape

Anonimo ha detto...

speriamo che la lince si trovi bene nella nostra terra! non sarebbe male trovarla anche nei boschi di luserna! ciao elio

tania_01 ha detto...

ho lanciato una proposta sul mio blog; chi vuole partecipare si segni!

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